Furto in abitazione: sono concedibili gli arresti domiciliari per il reo?

di | 16 febbraio 2015

Con sentenza n. 44789 del 27.10.2014 la Sezione Feriale Penale della Corte di Cassazione è intervenuta sulla concedibilità o meno, in favore di chi si sia resa colpevole del delitto di furto in abitazione, degli arresti domiciliari, con l’utilizzo del braccialetto elettronico, in luogo della custodia cautelare.

Nella predetta sentenza, unitamente all’esame di questioni processuali e procedurali relative alla competenza sulla pronuncia richiesta, i Giudici di Cassazione rilevano come “con l’intervento normativo realizzato dal legislatore attraverso il D.L. 26 giugno 2014, art. 8, è stato modificato l’art. 275 c.p.p., comma 2 bis, prevedendosi come ulteriore caso in cui non può essere applicata o mantenuta la misura della custodia cautelare in carcere, quello in cui il giudice ritenga che con la sentenza di condanna, pronunciata all’esito del giudizio, la pena comminata non sarà superiore a tre anni. Trattandosi di questione, che, peraltro, non poteva essere affrontata dal tribunale del riesame in sede di appello, essendo la decisione impugnata antecedente alla menzionata modifica legislativa, che implica una valutazione di merito, preliminare ad ogni valutazione sulla proporzionalità ed adeguatezza della misura cautelare imposta all’imputato, essa dovrà essere affrontata dal giudice dell’appello cautelare, in sede di rinvio”.

Dall’esame di detta motivazione, quindi, appare chiaro come il singolo caso della richiesta del detto beneficio dovrà andare affrontato con uno specifico esame di merito della questione, così da poter decidere il caso concreto.

Per un ottimo commento a firma di Simone Marani e per il testo integrale della sentenza, si veda Altalex.

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