Non è favoreggiamento concedere in locazione un immobile ad una prostituta a prezzo di mercato.

Con la sentenza n. 39181 del 28.09.2015 la Sezione III Penale della Corte di Cassazione ha confermato il proprio costante orientamento secondo cui “non è ravvisabile il favoreggiamento della prostituzione nel fatto di chi conceda in locazione, a prezzo di mercato (mentre qualora il canone sia superiore potrebbe ipotizzarsi lo sfruttamento), un appartamento ad una… Leggi tutto »

Niente riconoscimento di “infortunio in itinere” per il lavoratore che utilizza il proprio autoveicolo in assenza di vera necessità.

Con sentenza n. 22154 del 20 ottobre 2014 la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha statuito come “il lavoratore può scegliere di recarsi al lavoro con il proprio mezzo, ma per traslare il costo di eventuali incidenti stradali sull’intervento solidaristico a carico della collettività (INAIL) è necessario che tale uso sia assistito da un vincolo… Leggi tutto »

Se l’ex-coniuge ha una nuova famiglia di fatto perde il diritto all’assegno di mantenimento.

Con sentenza n. 6855 del 03 aprile 2015, la Corte di Cassazione ha statuito come “ove il coniuge divorziato instauri una famiglia di fatto, viene meno ogni presupposto per la riconoscibilità in suo favore dell’assegno divorzile”. Nel caso in esame la moglie, beneficiaria dell’assegno divorzile, aveva instaurato una convivenza con il nuovo compagno da cui… Leggi tutto »

Il cd. “Genitore Sociale” ha diritto di frequentare il figlio minore dell’ex convivente.

Il Tribunale di Palermo, Sezione I Civile, con decreto del 06 aprile 2015 ha statuito come “la discendenza genetica non deve essere considerata determinante ai fini dell’attribuzione al minore del diritto di mantenere stabili relazioni con chi ha rivestito nel tempo il ruolo sostanziale di genitore, pur non essendo legato da rapporti di appartenenza biologica… Leggi tutto »

Definire “MILF” una collega su Facebook può comportare il licenziamento “per giusta causa”.

Con ordinanza del 28 gennaio 2015 il Tribunale di Ivrea, sezione Lavoro, ha statuito come “gli insulti gratuiti proferiti non solo nei confronti dei propri superiori, ma soprattutto di colleghe, risultano assolutamente gravi in quanto denotano la volontà del ricorrente di diffamare sia la società, sia parte dei dipendenti con le modalità potenzialmente più offensive… Leggi tutto »

Anche il semplice qualificarsi come “avvocato” pur senza esercitare abusivamente la professione costituisce reato.

Con la sentenza n. 46505 del 11 novembre 2014 la Sezione V Penale della Corte di Cassazione, nel caso di una donna che si era attribuita falsamente il titolo di “avvocato” pur non essendo iscritta al relativo Albo anche in assenza di effettivo esercizio abusivo della professione e solamente per risultare “più affidabile” agli occhi… Leggi tutto »

Commettere un furto all’interno di una scuola può integrare gli estremi del reato di cui all’art. 624-bis c.p. (c.d. “furto in abitazione”).

Con la sentenza n. 48734 del 24 novembre 2014 la Sezione V Penale della Corte di Cassazione, in merito ad un furto commesso all’interno dei locali di una scuola, ha deciso che “sia da ritenersi luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora qualsiasi luogo nel quale le persone si trattengano per compiere,… Leggi tutto »

Si impossessa del cellulare della fidanzata per leggerne i messaggi: è rapina.

Con la sentenza n. 11467 del 19 marzo 2015 la Sezione 2 Penale della Corte di Cassazione, esaminando il caso di un uomo che era andato ad impossessarsi del telefono cellulare della propria fidanzata solamente per poter mostrare al di lei padre i messaggi privati che ne dimostravano il tradimento ai suoi danni, si è… Leggi tutto »

Autovelox non revisionato? La multa va annullata.

Con sentenza n. 113 del 18 giugno 2015 la Corte Costituzionale ha stabilito l’illegittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6, del Codice della Strada (Dlgs 30 aprile 1992, n. 285), “nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e… Leggi tutto »

Il coniuge si scopre gay? Nessun addebito della separazione per abbandono del tetto coniugale.

Con sentenza n 8713 del 29 aprile 2015 la Corte di Cassazione ha statuito che “non è addebitabile la separazione al coniuge che abbandona il domicilio coniugale per l’intollerabilità della convivenza, che deve essere valutata anche da un punto di vista soggettivo come fatto psicologico prettamente individuale. L’asserita omosessualità , non cambierebbe la prospettiva poiché… Leggi tutto »